Storia di un amore tristemente non corrisposto

Io ho un amore non ricambiato. Uno di quelli che ti angosciano ad ogni nuova stagione.

Un amore che cerchi di rinnovare di continuo, magari con un inefficiente e snervante chiodo scaccia chiodo.

Un amore che ti disidrata e ti snerva.

Io amo le piante, parecchio, nel senso che le compro, le stimo moltissimo i primi giorni per la tenacia che mi dimostrano nel mantenere turgide e verdi le loro foglie, poi comincio davvero ad affezionarmi ed è in quel momento che loro tentano di abbandonarmi.

Perché ingiallite mie care amate? Perché vi accasciate inermi sotto il primo sole per rialzarvi poi solo alla sera e per di più timidamente? Perché???

piante_polliceverde_

Ok, ho scoperto da poco che amate l’acqua, e come mi dice il mio caro coinquilino, nonché convivente, è vero siete indipendenti ma non tanto da andare a bere dal rubinetto…ma io vi amo, e se l’amore muove il mondo voi perchè non vi muovete????

Comunque ho una mia teoria.

Le piante che compro si scoraggiano appena varcano la  porta di casa, ergo ci vedono benissimo, quindi vedono mia figlia osservarle con l’aria diabolica del “mò a voi vi poto io”…vedono mio figlio settenne che pensa già a come impallinarle con la fionda, durante il tragitto verso il balcone loro vedono i cadaveri delle loro simili e lì avviene la tragedia, e in quel momento che pensano a come morire prima possibile, evitando lunghe sofferenze.

E a nulla serve che io le trapianti con cura, vi aggiunga del soffice concime e quelle belle palline di argilla per farle respirare, loro mi vedono come un killer! Uno spietato assassino che le sta conducendo lungo il  miglio verde che porta alla morte certa.

Non mi  stimano, non nutrono fiducia in me e nei miei angelici pargoli che altro non fanno che dedicare loro attenzioni carine nel potarle di quando in quando, nel decorarle con gomme rosa da masticare, nel coglierne i teneri germogli per lanciarli dal balcone… tenere attenzioni…tutto qua…cosa c’è di male…

Ma io non demordo, e dopo il tentativo alquanto psicologicamente devastante di gerani bianchi denutriti e scarni, e quello delle surfinie nane che in realtà dovevano diventare dei giganti, e quello delle piante grasse morte per disidratazione, io continuoooo!!!!!!

Non so che comprerò stavolta dal mio vivaista di fiducia, con le cassiere che mi guardano scuotendo la testa ogni volta sapendo di essere corresponsabili di diversi funerali, ma ci andrò di nuovo, lo farò domani e ne uscirò con una bauliera piena zeppa di non so cosa ma di qualcosa, e giuro, questa volta il mio amore verrà corrisposto! Magari…forse…speriamo…

D.

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