Ho pensato a queste Friselle in auto di ritorno da Trento verso Andalo…no…ma che pensieri dico io…
Il sole c’era…e da qui l’idea della Sicilia e dei suoi profumati datterini, intorno una bellissima cornice di montagne innevate che mi han fatto venire in mente una pioggia di ricotta salata, le olive taggiasche…no….perchè mi piacciono sempre e ovunque…e il basilico? Che non ce lo mettiamo?!
E il mare? Come lo riporto il mare in un piatto così? Con una manciata di filetti di mandorle tostati e leggermente salati…non si può capire come si senta il mare se non si assaggiano…fatelo!
Ecco allora le mie Friselle un pò salentine, un pò siciliane ma pensate in Trentino.
Nota bene bene:
le friselle o frisèddhe, nel Salento, il buco non ce l’hanno. Sono di piccole dimensioni impastate con farine locali, tradizionalmente di grano duro o di orzo o entrambe.
Le classiche frise sono definite anche “pane dei crociati” perché attorno ad esse aleggia una leggenda di tantissimi anni fa. Si narra infatti che i i furbi crociati le inzuppassero direttamente nell’acqua salata del mare!
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